30 marzo 2006

venezia, la mia

Domani avrò a cena un po' di amici. In realtà un po' più di un po'.
Saranno circa una ventina.
Bene, oggi, mentre cominciavo a portarmi avanti con la cucina (sarà una cena rigorosamente veneziana) ho cominciato a pensare alla mia città, Venezia.
E' una città di una bellezza e di un fascino sconcertante e credo che sia difficile non amarla. Mentre pensavo mi venivano alla memoria molti particolari della città che solo chi ci è nato e cresciuto potrebbe riconoscere , capire ed apprezzare. Ho pensato alle serate passate con gli amici in qualche bacaro, alle passeggiate alle zattere verso l'imbrunire, alle traversate notturne del bacino san marco a bordo di un rumoroso ma soporifero vaporetto, raggomitolato nel mio giaccone in una qualsiasi notte invernale. Ho pensato ai rumori, agli odori, alla luce di Venezia in certi momenti dell'anno e del giorno. Ho pensato a quella Venezia che vive dentro di me e dove un giorno sicuramente tornerò per passare gli ulti anni della mia vita, quella Venezia che mi aiuterà con la sua immensa grandezza di città eterna e magica a tirare un po di somme e a fare il bilancio di quello che sarò stato e di quello lascerò.
Spero solo che non sia troppo severa con me.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

amore mio beddo,
spero tanto di essere ancheio con te in quel momento . venezia non sarà severa con te perchè te la porti sempre nel cuore come la mia nonna che mi ha insegnato ad amarla da quando ero piccola, insegnandomi il dialetto come una ligua, insegnandomi che i veneziani osano sempre perchè è nella loro natura amndola come la ami te oltre i confini della lontanaza e spigandomene i segreti .ti amo ele