30 aprile 2006

bentornata, avventura!


E' con grande entusiasmo che apprendo la notizia del ritorno del mitico Kon Tiki. Per chi non lo sapesse il Kon Tiki fu una zattera costruita nel 1947 dall'esploratore norvegese Thor Heyerdahl, sulla base di studi volti a ricreare le possibili imbarcazioni che avrebbero potuto utilizzare gli antichi popoli del Perù per raggiungere le isole della Polinesia. Heyerdahl, infatti, sosteneva che queste isole erano state inizialmente colonizzate da genti provenienti dalla costa pacifica del continente sud americano, e per dimostrarlo costruì il Kon Tiki utilizzando sclusivamente i materiali e le tecniche che avrebbero avuto a disposizione quelle antiche genti, e con un equipaggio di 5 persone oltre a lui stesso intraprese la lunga traversata del pacifico per giungere, dopo circa 100 giorni di navigazione nell'atollo di Raroia, in Polinesia. Studi archeologici e genetici più approfonditi accertarono in seguito che le teorie di una colonizzazione trans oceanica sostenute da Heyerdahl erano sbagliate, ma la sua spedizione ebbe comunque il merito di dimostrare che anche in epoche ben più remote di quella di Colombo, e con l'utilizzo di materiali e tecnologie molto più elementari le traversate oceaniche erano comunque alla portata dell'uomo.
Oggi, a distanza di 60 anni da quella impresa il nipote di Heyerdahl ci riprova con una zattera simile ma frutto di ulteriori ricerche e quindi ancora più vicina a quelle che sarebbero potute essere le zattere dell'epoca. Lo scopo di questa nuova avventura, ormai cadute le teorie della colonizzazione, è comunque quello di confermare la fattibilità di una traversata oceanica a bordo di una piccola zattera e, con l'utilizzo di nuove tecnologie, lo studio dell'oceano e del suo stato di salute.
Qindi coraggio ragazzi, l'avventura ricomincia!

24 aprile 2006

credo che è...

Sono stufo di sentire alla televisione i nostri politici, di destra, di sinistra, di centro, fare a pezzi la lingua italiana calpestando sistematicamente il congiuntivo.
Trovo incredibile che questa orribile abitudine si stia diffondendo soprattutto tra quelli che dovrebbero essere i primi interessati al mantenimento delle buone norme, non solo costituzionali e civili ma anche liguistiche e grammaticali.
Sicuramente è meno complicato e meno faticoso costruire una lunga costruzione dialettica senza preoccuparsi del concatenamento corretto dei congiuntivi, ma io penso che per dare maggior forza ai contenuti sia indispensabile curare il contenitore. Quindi vi prego, politici di tutti i tipi, fate un piccolo sforzo, non credo che siate così ignoranti da non conoscere le regole grammaticali italiane, almeno quando parlate in pubblico, in qualche studio televisivo, o quando rilasciate dichiarazioni alla stampa, usatelo il congiuntivo, quello che dite sarà apprezzato di più e soprattutto eviterete brutte figure.
Dai, fatelo questo sforzo, per favore.

21 aprile 2006

linea comune

Ecco, come temevo.
Non è ancora iniziato il tanto agorgnato governo di centro sinistra che già stanno litigando.
La camera è mia, no è mia, ma l'avevamo detto prima noi, no, prima noi, allora se la camera va a te il senato spetta a me, i nostri voti sono determinanti, no, lo sono i miei, allora io voglio un ministero in più, no il ministero in più tocca a me...
Eccheppalle...... altro che coglioni!
Tutto questo accade mentre dall'altra parte stanno ancora crogiolandosi nell'utopia di un ribaltamento di risultato e sfregandosi le mani nel vedere le prime crepe nel centrosinistra.
Gia mi vedo la faccia da culo che ride di Schifani che dice alla telecamera del TG1 "L'avevamo detto noi che questa sinistra non poteva governare...."
Ma non abbiamo imparato prorio niente dagli errori del passato? Ma è tanto difficile incontrarsi una volta tutti assieme per prendere una decisione e stabilire una linea comune? Nell'era del governo ridens della CDL appena veniva fuori una piccola crepa questi si riunivano a cena dal Berlusco e il giorno dopo, almeno di fronte ai media e all'opinione pubblica, era tutto risolto e tutti davano la stessa versione.
Purtroppo riemerge l'antico male della sinistra italiana, quella paura di governare che tante volte ha fatto si che non si prendessero delle decisioni chiare e veloci.
Io spero tanto che stavolta ci se la faccia a venirne fuori in modo decoroso. Lo spero, ma dubito che ci riusciremo, purtroppo.

20 aprile 2006

chi l'ha visto?


Appello a tutti gli amici in rete.
E'da qualche tempo che il piccolo Scrat scorrazza per il mondo alla ricerca di cibo....
Chiunque l'avesse visto e avesse documentazioni fotografiche della sua presenza è pregato di darne notizia collegandosi al sito:
Grazie per la collaborazione,
Seb_one

18 aprile 2006

babylon by tank

Chiedono scusa, gli americani...
Avete capito? Chiedono scusa!
Fatte le doverose premesse di accusa verso qualunque tipo di guerra e qualunque tipo di imposizione unilaterale di qualsivoglia regola, mi scappa forte di dire due parole a quella massa di ignoranti cafoni e presuntuosi che governano la "più grande democrazia del mondo" (?)
Siete andati in Iraq, avete fatto quello che avete voluto, avete costruito piste di elicotteri sopre le rovine dell'antica Babilonia ruspando mura che reggevano da migliaia di anni, avete sbriciolato mosaici, dipinti, manufatti con le continue e poderose vibrazioni prodotte da centinaia di carri armati e camion, avete eretto il vostro quartier generale colando migliaia di tonnellate di cemento sulla storia...
Certo, solo voi potevate fregarvene in questo modo della storia, della cultura di un paese, voi che non avete radici che vadano più profonde di qualche centinaio di anni. Ma come si fa ad essere così insensibili e arroganti da non rendersi conto che un popolo, qualsiasi popolo, è legato strettamente alla sua storia, e la storia di un popolo è testimoniata da quello che ha saputo costruire in passato? Ma come si fa ad avere così poca sensibilità nei confronti delle testimonianze mute ed innocenti di epoche passate? Ci vuole tanto a capire che i resti archeologici di un popolo ne rappresentano il cuore e la storia e che passarci sopra senza curarsene significa disprezzare l'opera di gente antica che nulla ha a che spartire con le colpe di un feroce dittatore moderno, e che le generazioni che verranno hanno tutto il diritto di conoscere e apprezzare le opere del passato?
E credete davvero che basti chiedere scusa?
Se vengo in America e piscio sul muro della capanna dello zio Tom o intaglio il mio nome sull'albero maestro della Constitution, non credo di potermela cavare chiedendo semplicemente scusa.
E qui mi fermo perchè sono troppo incazzato...

15 aprile 2006

vangelo di chi?


Alla chiesa pare non piaccia molto che si metta in dubbio la sua dottrina. Come ai tempi cupi della santa inquisizione, sebbene con toni e metodi enormemente più moderni e democratici, sta avviando in questi giorni una campagna contro l'eresia di chi prova a rileggere a modo suo la storia di Gesù e dei suoi insegnamenti.
In tutto questo io leggo due cose, la prima è l'insofferenza verso delle verità differenti da quelle sancite molti secoli fa, quando la chiesa decise di mettere ordine tra le varie correnti e i vari testi che circolavano, e che oggi alcuni studiosi, sulla base di analisi di antichi testi e di indizi più o meno scientifici, stanno riproponendo all'attenzione del pubblico. Insofferenza dettata da cosa? Paura di cosa? Forse che qualcosa di vero e scomodo rischia di venire fuori?
Seconda cosa, e forse più importante se letta in chiave di marketing e di comunicazione (cose che la chiesa ha sempre saputo governare meglio di chiunque altro...) è l'argomentazione principale che sta alla base della critica da parte del Vaticano. Ci dicono che queste teorie vengono ora riportate in primo piano per questioni prettamente economiche, per vendere libri e documentari e relativi diritti editoriali. Ci dicono di Cristo viene nuovamente venduto e la sua storia sfruttata a fini commerciali. Ma come, quando i libri e i film sono sulla vita, le opere, le poesie, i testi di papa Woytila, va bene, quando le fiction vengono fatte sulle vite dei santi, degli apostoli, della Madonna o dei pastorelli di Lourdes, va bene. Ma se si parlsa di una storia alternativa a quella ufficiale allora diventa bieca mercificazione a fini commerciali.
Non sarà che anche in questo caso la chiesa ha paura di qualche cosa? Forse le brucia che anche chi la pensa diversamente in materia religiosa stia sfruttando gli stessi canali mediatici che così bene hanno funzionato per diffondere le versioni ufficiali?
Sarà, ma io leggo questo agitarsi della chiesa come una sorta di disagio, come se qualche coperchio stesse per essere aperto. E allora giù a dirci che non ne vale la pena, tanto troveremmo solo che la pentola è vuota...

12 aprile 2006

una giornata uggiosa

Allora? Abbiamo vinto?
Si può dire che abbiamo vinto... oppure sarebbe meglio dire che ci ha detto culo? Secondo me ci ha detto culo.
Ed è per questo che il centrodestra fatica ad accettare la sconfitta, in fondo bastava che un pugno di italiani avessero seguito destini diversi tra domenica e lunedì e il risultato sarebbe potuto essere ben altro. Qualche influenza di stagione in più per gli elettori di sinistra e qualche mal di schiena in meno per gli elettori di destra. Qualche viaggio di lavoro in più per noi e qualche vacanza in meno per loro, e via discorrento sulle molteplici e varie motivazioni che negli anni, chi più e chi meno, ci hanno fatto saltare un appuntamento elettorale.
Comunque, quel pugnetto di voti in più l'abbiamo preso, e tanto basta. Alla camera abbiamo la maggioranza per governare con comodo. Al senato un po' meno ma comunque di maggioranza anche lì si tratta.
Ora si tratta di vedere come verranno utilizzate queste maggioranze e io, memore del passato, ho molta paura.
Detto questo vorrei sottolineare due cose, due atteggiamenti, due buone occasioni perdute per fare bella figura, una per noi e una per loro.
Perdonati i comprensibili entusiasmi dei primi minuti, sulla scia degli exit poll, non mi sento di perdonare Fassino che annunciava con un po' troppa spocchia di aver vinto le elezioni quando ancora al senato la situazione dava la vittoria al centrodestra. Correttezza morale e politica avrebbe voluto che riconoscesse pubblicamente questo dato. Ma non l'ha fatto, e secondo me ha sbagliato.
Per quanto riguarda loro, trovo assolutamente troppo pretestuoso non riconoscere la vittoria nostra e attaccarsi con accanimento alla speranza (spacciata in alcuni momenti come certezza) del "ripescaggio" delle schede contestate. E' pretestuoso perchè obiettivamente non ci sono proprio i presupposti numerici perchè la situazione possa cambiare. Allora meglio avrebbe fatto il Cav. Berl. ad adottare un profilo un po' più basso (come altri hanno fatto nella sua coalizione) e riconoscere apertamente la sconfitta, dando al computo delle schede contestate una valenza simbolica di chiarezza istituzionale.

La notte è passata, e un nuovo giorno si appresta a sorgere, peccato che si presenti come una giornata uggiosa che minaccia pioggia.


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08 aprile 2006

silenzio



Shhhhh.....

Finalmente un po' di silenzio. E' finita l'orgia mediatica, il frastuono quasi assordante di questa campagna elettorale. Basta insulti, critiche, puntualizzazioni, dibattiti, accuse, aggressioni.
Ora la parola passa a noi, coglioni e non. Adesso contiamo noi, col nostro voto, concreto, di grafite e di carta, il nostro voto che "manent" a differenza di tutte le parole spese che "volant".
Adesso ognuno di noi è solo, e da solo prenderà la sua decisione, in silenzio, un silenzio che pesa molto più di mesi di campagna elettorale berciata dalle televisioni, dai palchi e dai giornali.

Chi l'ha gia presa la sue decisione e chi la prenderà nella cabina elettorale, ora dobbiamo solo aspettare, e più passano i minuti più questa attesa trasforma il tempo in qualcosa di surreale. Ormai i giochi sono fatti e l'attesa del risultato sta trasformando il silenzio in un confuso ronzio nella testa che aumenta progressivamente. L'ansia del risultato, di sapere che ne sarà di noi.
Si potesse mandare avanti il tempo, accelerarlo con un semplice "avanti veloce", e arrivare a lunedì sera, e finalmente sapere se saremo più coglioni e felici o più coglioni e disperati.

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07 aprile 2006

venghino signori, venghino

Venghino signori , venghino!!!!
Venghino alla mirabolante Fiera della Democrazia!!!!

Vi faremo divertire coi nostri trucchi e le nostre giravolte!

Venghino signori, venghino!!!!

Vi stupiremo col nostro rutilante gioco delle palle!!!
Chi la la saprà sparare più grossa?

Rimarrete meravigliati di fronte al carrozzone del Giudice Incatenato!!
Vi si piegheranno le ginocchia dalla paura quando entrerete nel tendone del Leghista Incazzato!!!!
Resterete a bocca aperta quando incontrerete lo Squadrista Nero!!!!

Ma l'attrazione di cui andiamo più orgogliosi e che tutto il mondo ci invidia è la grandiosa Vasca del Caimano!!!!

Nessuno si può avvicinare, nessuno può sapere cosa c'è dentro, nessuno sa da quale giungla sconosciuta arriva il Caimano!!!
Chi lo vuole scoprire? Chi si offre volontario per immergersi nell'acqua nera e melmosa?
Chissà cosa si agita nel cuore inquieto del Caimano....

Venghino signori, venghino alla Fiera della Democrazia.
Resteremo nel vostro Paese ancora pochi giorni, non fatevi sfuggire l'occasione!!!!!



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rosso del conte

In questa giornata, in cui si apre a Verona la rassegna "Vinitaly 2006" vorrei ricordare con piacere un vino eccellente che ho avuto il piacere di riassaggiare questa sera in compagnia del mio caro fratellone.

Rosso del Conte

Tasca d'Almerita

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05 aprile 2006

ci vado io, o ci vai tu?

Berlusconi rinuncia ad andare da solo a canale 5. Lo voleva fare perchè Prodi non ci voleva andare. Allora Fassino e Rutelli non sarebbero andati da Matrix, ma adesso che Berlusconi non ci va allora ci vanno, ma a questo punto non ci vanno Fini e Casini.
Ma perchè invece non ve ne andate tutti affanculo e non ci lasciate un po' in pace in questi ultimi giorni di attesa?
Grazie.

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che due coglioni

I coglioni di solito sono due, quello di sinistra e quello di destra.
In mezzo di solito c'è il cazzone
Io, che sono un coglione sinistro, vorrei dire al cazzone di informare il coglione destro che a quanto sembra i coglioni sinistri sono molti di più di quelli destri e soprattutto, stufi di farsi coglionare, sembra abbiano deciso di tirare fuori i coglioni, col risultato che il numero di coglioni di sinistra sembra aumentare in modo esponenziale.
E comunque, tutto questo almeno a qualcosa è servito. Finalmente abbiamo svecchiato un po' il linguaggio della sinistra sostituendo la ormai logora parola "compagno" con la più fresca e moderna "coglione".
Quindi cominciamo a cantare in coro....
Coglioni dai campi e dalle officine
Prendiamo la falce impugnamo il martello,
ecc....

04 aprile 2006

coglione a chi?

"Ho troppa stima per gli italiani da pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che voteranno contro i loro interessi".
Questo ha detto il Sig. Premier Silvio Berlusconi questa mattina.
Tempo fa aveva affermato che "gli italiani non possono essere così stupidi da votare per la sinistra", e già allora mi ero sentito chiamato in causa, visto che il mio voto è sempre andato a sinistra, sentendomi anche un po' offeso dal fatto che il Presidente del Consiglio mi stava dando dello stupido.
Ma farmi dare del coglione no, cazzo! Non ci stò!
Non è così che un Presidente del Consiglio, dovrebbe rivolgersi ai cittadini.


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ma per favore!

Sarebbe ora che gli italiani capissero a cosa servono le tasse e perchè è tanto giusto pagarle quanto assurdo proclamarne miracolosi tagli.
Le tasse servono per pagare i servizi che lo stato ci deve fornire (scuole, ospedali, infrastrutture, ecc...)
Certo, è sicuramnete fastidioso pagare per avere in cambio un servizio scadente se non addirittura pessimo. Ma non è facendoci pagare meno che i servizi possono migliorare.
Allora esistono solo due soluzioni al problema.
Una soluzione è quella di far amministrare il denaro pubblico da persone oneste e competenti che siano in grado di far arrivare il giuso quantitativo di denaro dove e quando serve, e soprattutto abbiano la forza e la volontà di controllare adeguatamente come questo denaro viene impiegato.
E questo è un impegno che gli italiani, e solo gli italiani, con la loro intelligenza, possono prendersi, informandosi, capendo a fondo dove si nascondono i problemi e utilizzando al meglio l'unico strumento decisionale che la costituzione offre, il voto.
Seconda soluzione è quella di pagare tutti, secondo delle regole che determinino equamente quali e quante tasse ognuno deve pagare.
Questo è un dovere morale che ogni italiano dovrebbe rispettare.
Se finalmente riuscissimo a mettere in pratica queste due soluzioni credo che nel giro di pochi anni vedremmo crescere la qualità dei servizi e diminuire la pressione fiscale.
Controllo della spesa pubblica e lotta all'evasione fiscale.
Altro che cancellare l'ici e altre fregnacce simili...
Ma per favore!


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