12 aprile 2006

una giornata uggiosa

Allora? Abbiamo vinto?
Si può dire che abbiamo vinto... oppure sarebbe meglio dire che ci ha detto culo? Secondo me ci ha detto culo.
Ed è per questo che il centrodestra fatica ad accettare la sconfitta, in fondo bastava che un pugno di italiani avessero seguito destini diversi tra domenica e lunedì e il risultato sarebbe potuto essere ben altro. Qualche influenza di stagione in più per gli elettori di sinistra e qualche mal di schiena in meno per gli elettori di destra. Qualche viaggio di lavoro in più per noi e qualche vacanza in meno per loro, e via discorrento sulle molteplici e varie motivazioni che negli anni, chi più e chi meno, ci hanno fatto saltare un appuntamento elettorale.
Comunque, quel pugnetto di voti in più l'abbiamo preso, e tanto basta. Alla camera abbiamo la maggioranza per governare con comodo. Al senato un po' meno ma comunque di maggioranza anche lì si tratta.
Ora si tratta di vedere come verranno utilizzate queste maggioranze e io, memore del passato, ho molta paura.
Detto questo vorrei sottolineare due cose, due atteggiamenti, due buone occasioni perdute per fare bella figura, una per noi e una per loro.
Perdonati i comprensibili entusiasmi dei primi minuti, sulla scia degli exit poll, non mi sento di perdonare Fassino che annunciava con un po' troppa spocchia di aver vinto le elezioni quando ancora al senato la situazione dava la vittoria al centrodestra. Correttezza morale e politica avrebbe voluto che riconoscesse pubblicamente questo dato. Ma non l'ha fatto, e secondo me ha sbagliato.
Per quanto riguarda loro, trovo assolutamente troppo pretestuoso non riconoscere la vittoria nostra e attaccarsi con accanimento alla speranza (spacciata in alcuni momenti come certezza) del "ripescaggio" delle schede contestate. E' pretestuoso perchè obiettivamente non ci sono proprio i presupposti numerici perchè la situazione possa cambiare. Allora meglio avrebbe fatto il Cav. Berl. ad adottare un profilo un po' più basso (come altri hanno fatto nella sua coalizione) e riconoscere apertamente la sconfitta, dando al computo delle schede contestate una valenza simbolica di chiarezza istituzionale.

La notte è passata, e un nuovo giorno si appresta a sorgere, peccato che si presenti come una giornata uggiosa che minaccia pioggia.


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